recensione diGiovanni Dall'Orto
Mr High Heel (2010). Victor Algora descrive un bizzarro travestito
Il cantautore spagnolo Victor Algora si sforza di produrre canzoni "d'autore" al di fuori della banalità dei motivetti di consumo, per le quali utilizza testi ricercati e un po' ermetici che a volte risultano poetici, altre volte invece solo oscuri (per lo meno per chi, come me, non conosce gli ambienti della movida e "di tendenza" a cui alludono fittamente).
Per fortuna il testo di questa graziosa "Mr High Heel" è oscuro solo a tratti, ed anche se sono certo di non aver percepito un sacco di allusioni a persone e fenomeni della movida spagnola, almeno il senso generale è chiaro.
Algora canta a nome d'una commessa d'ipermercato di nome Mari Carmen Lopez (di Guadalajara, proprio come lui...), che racconta di come al lavoro abbia conosciuto uno strano personaggio: "Io indossavo la divisa d'ordinanza, / lui alti tacchi a spillo".
Nonostante la stravaganza, "Mister Tacchi a Spillo", sempre "fedele ai concetti di tendenza kitsch", è un personaggio introdotto nella moda e nella cultura: "Mi sorprese potergli parlare / di Vivienne Westwood o della Dietrich".
Il personaggio è però decisamente strambo:
Mr. High Heels, con il gessato grigio,
sembra un manager delle telecomunicazioni.
Mr. High Heels, sempre nei paraggi,
come un dandy inglese, però in tacchi a spillo...
Nonostante tutto, i due han fatto amicizia:
Lui non è Marlene, lui è il capo.
Io non sono Marilyn, sono Mari Carmen.
Di giorno conto bottiglie di candeggina,
di notte consumo cocaina.
Mr High Heel ha ora invitato la commessa alla festa sulla terrazza di casa sua, e Mari Carmen per questo considera un giorno speciale quel giorno.
E questo è tutto: un semplice quadretto per raccontare una persona eccentrica, un travestito decisamente sui generis.
Da questa canzone un po' surreale, pubblicata nel 2008, Manuel Otero dello studio Mutador ha ricavato nel 2010 un videoclip... "postumo", anch'esso minimalista come la canzone, perfino sussiegoso nella sua presentazione compassata e impassibile del cantante e del "Signor Tacchi a Spillo".
Algora canta in primo piano, mentre dietro a lui balla, con la massima nonchalance del mondo, un giovane effeminato coi capelli lunghi e i baffi, con addosso un completo grigio e tacchi a spillo.
Il risultato è bizzarro, ma originale e gradevole.
Il video è certamente gay, ma in un modo non palese, semplicemente allusivo. Per esempio il regista si diverte a mostrare Algora vestito con una divisa da supermercato proprio mentre sta cantando: "Mi chiamo Mari Carmen Lopez e lavoro all'ipermercato", facendoci venire dubbi sul sesso effettivo dell'"io narrante" della canzone: "donna biologica", trans, o semplice loca?
Divertitevi a deciderlo voi, godendovi questo video essenziale e dalla musica accattivante.