recensione diGiovanni Dall'Orto
Vita da trans. Libretto morboso e inutile.
Libretto da edicola, sovraccarico d'importuni riferimenti letterari e storici all'androginia, fondamentalmente morboso.
L'autrice non prova nessuna simpatia umana per i suoi "soggetti di studio", e spesso ne descrive tratti che li mostrano ridicoli e patetici.
Alcune interviste del libro, contenenti qualche spunto interessante, non bastano a risollevare un lavoro"sbagliato". (NB in "Claretta" - e spero che non sia un'allusione alla Petacci! - si riconosce facilmente Giò Stajano).
Forse l'unica parte che abbia un senso è la relazione finale sull'androginia nella storia. Ma per il resto, pollice verso.