recensione diGiovanni Dall'Orto
Aloysia Sigaea [1649]. Lesbismo e sodomia in un testo del Seicento
(La presente è solo una nota bibliografica: per il riassunto dell'opera e il commento rimando alla recensione di Stefano Bolognini).
Questo testo di Nicholas Chorier (1622-1692), del 1649, ha avuto altre edizioni oltre a questa.
Si tratta per lo più di edizioni prive di scrupoli filologici, pensate per un uso "semipornografico" da parte degli eterosessuali interessati alle sole scene lesbiche, e disinteressate alla sottile filosofia "libertina" che sta alla base delle visione espressa dall'opera.
Cito le seguenti edizioni:
- Aloysia Sigeae toletanae satyra sotadica de arcanis Amoris et Veneris, Prampolini, Catania 1935. (Solo testo latino, con introduzione in italiano).
- Aloysia Sigea, Luinetti, Milano 1968.
La presente edizione più che tradotta dal latino si direbbe ripresa da una pudibonda traduzione d'inizio secolo, dato che i passi più scabrosi sono rimasti in latino.Vedi il dialogo terzo (tribadicon), che descrive cosa sia il tribadismo, e il sesto (Veneres) che accenna con una certa cura agli amori omosessuali presso gli antichi (riferendosi comunque soprattutto alla sodomia, tanto etero che omosessuale).
- Nicolas Charier, Luisa Sigea, Della Valle, Torino 1970. Sul frontespizio come: Nicolas Chorier, I dialoghi di Luisa Sigea: una storia satirica sui misteri di Venere e Amore, Della Valle, Torino 1970.
L'errore nel nome dell'autore è intenzionale, come aveniva spesso allora con tutti i "classici dell'erotismo", per depistare le autorità di censura dell'epoca, che si basavano su elenchi alfabetici.
Questa traduzione ha inoltre sconvolto senza motivo plausibile l'ordine tradizionale dei dialoghi, ma se non altro ha tradotto in italiano anche i brani che nell'edizione precedente erano lasciati in latino.