recensione diGiovanni Dall'Orto
Signore sirene, le
Sotto il velo della metafora di una razza particolare di donne, le sirene, l'autore descrive la condizione omosessuale degli ambienti "bene" della Roma anni Cinquanta.
Più che in altri libri, è qui che l'autore è riuscito a schizzare un ritratto dal vero di dubbi, paure e manie degli omosessuali di quell'epoca.
Grazie al velo della metafora, Stajano si permette una sincerità impossibile negli altri romanzi, affrontando gli interrogativi posti dalla mentalità dell'epoca.
In che senso le "sirene" sono "donne"?
Perché devono pagare per "fare ascoltare il loro canto"?
Perché è fuori discussione che non abbiano rapporti sessuali fra di loro?
Perché devono competere con le donne "normali"?
Risposta: perché esse, "a somiglianza delle creature mitologiche, erano donne soltanto per metà. Per il resto erano mostri. Con un occhio piangevano e con l'altro ridevano.
Erano degli esseri assurdi ed incomprensibili, creando i quali la Natura aveva beffato l'umanità che si vantava di conoscere di Suoi segreti e le Sue leggi" (p. 129).