recensione diElena Romanello
Canoni e contrappunti
Mentre all’estero i romanzi a tematica lesbica sono ormai da anni diffusi, in Italia non c’è ancora molto anche se le antologie Principesse azzurre e i romanzi di Margherita Giacobino qualcosa hanno smosso.
Una piccola casa editrice indipendente, Corsiero editore, propone Canoni e contrappunti di Marisa Giaroli, autrice già di altri libri, di cui diversi a tematica gay: una storia realistica e senza fronzoli, con al centro l’amore tra due donne sullo sfondo di borghi e vita della pianura padana, tra fatica, convenzioni, benessere raggiunto, pregiudizi, ricerca dell’amore e di un senso alla vita.
La storia è raccontata per lo più da Carmen, che da ragazza è una fervente attivista religiosa e sposa quello che crede l’amore della sua vita, scoprendo presto che un matrimonio tradizionale non è quello che fa per lei. Dopo l’annullamento del matrimonio, si butta sul lavoro come imprenditrice, mentre cominciano le chiacchiere su di lei, e dopo l’incontro con la psicologa Lara, lesbica e nel movimento delle donne, prende consapevolezza sulla sua vera natura, vivendo anche una lunga storia d’amore ma poi ritrovandosi sola. Per lavoro incontra Gilda, dirigente di banca, e ne rimane affascinata: la cosa è reciproca, ma Gilda ha uno strano atteggiamento di lontananza da lei, e ci saranno un po’ di fraintendimenti e drammi prima di arrivare ad una soluzione non comunque banale e scontata.
Canoni e contrappunti è un romanzo d’amore non banale né stucchevole né scontato, e non solo perché le protagoniste sono due donne, perché questa di per sé non è una garanzia: è una storia reale e realistica, che racconta dell’incontro tra due persone, appartenenti a due mondi diversi, senza melensaggini o cose irreali, e senza scadere nel patetico e nello strappalacrime.
Attraverso la storia di Carmen e di Gilda si rivivono anche i cambiamenti della società e della visibilità delle donne lesbiche: dal nascondersi, soprattutto nelle città di provincia, spesso dietro a matrimoni di facciata, cosa che accadeva ancora negli anni Ottanta, alla frequentazione di associazioni, dal raggiungimento di una consapevolezza alla ricerca dell’amore in età non più giovane e in un mondo che è comunque cambiato.
Canoni e contrappunti è un libro che va ad aggiungersi ai tanti che parlano di amore tra donne, per lo più stranieri, e che fa crescere la narrativa su questo tema prodotta nel nostro Paese, dove indubbiamente non ci sono meno storie da raccontare che altrove. Un libro da leggere anche se non si è donna e/o lesbica, perché racconta una storia coinvolgente, interessante, senza tristezze inutili, un amore non da Harmony ma molto vero.