Il modista di Glarus

Pioniere dell'amore tra uomini

Il modista di Glarus: Pioniere dell'amore tra uomini

[Di: Rolf. Traduzione di Massimo Consoli][1]
Verso la fine del Settecento, in Svizzera, nasceva Heinrich Hoessli (6 agosto 1784).
Moriva, ultraottantenne, il 24 dicembre 1864, all'ospedale di Winterthur, un semplice modista di Glarus, un semplice uomo di Glarus, che merita di essere ricordato dopo un silenzio durato 100 anni.

Egli fu un autodidatta geniale, continuamente citato da Karl Heinrich Ulrichs in tutti i suoi 12 libri di argomento scientifico sull'«Uranismo», studiato da tutti i più famosi (oggi) ricercatori sul tema, a cominciare da Havelock Ellis, che definì i suoi due libri come
«il primo serio tentativo di affrontare il problema dell'omosessualità dai tempi del 'Banchetto' di Platone».
E' nostro piacere dargli il meritato riconoscimento, che in vita gli fu negato, per il suo lavoro e per il suo stile di vita spirituale e umanistico.
Anche se non ebbe l'energia di completare il suo Eros, l'opera che aveva pianificato in tre volumi, tuttavia i due che apparvero sull'"Amore tra uomini in Grecia", riuscirono ad arrivare tra le mani dei suoi contemporanei anche se, a dire il vero, più perché furono regalati che regolarmente acquistati.

Ma negli anni Quaranta del secolo scorso sconvolsero qualcuno e indicarono un fatto della vita che era ancora freneticamente negato sia nel nostro paese che nel resto d'Europa.
Prova ne è il più vecchio documento svizzero di questo tipo sull'esecuzione di Sir Richard Puller e del suo giovane servitore Anton Schaerer, avvenuta il 24 settembre 1482 davanti alle mura della città di Zurigo e che Heinrich Hoessli, a dire il vero, neanche ricorda nella sua opera.

D'altronde, non dimentica di far riferimento ad un altro sconvolgente avvenimento di questo tipo, "...all'enigma di una tale esistenza, un (per noi) inesplicabile suicidio...", al "rogo funerario di Walperswyl", alla "tomba infernale di Waelti Benz", ed alla "Ruota di Aarwangen", sulla quale venne eseguita la condanna a morte, raccapricciante, di Franz Desgouttes, il dottore in Legge di Berna, che lo spinse ad investigare "l'enigma di una tale esistenza".

Il suo capolavoro: "Eros"

E così, il semplice cappellaio cominciò a ricercare, raccogliere e scrivere sull'argomento.
Presentò documenti letterari ed espressioni di tutte le epoche e di tutti i popoli, riempiendo quasi cento pagine.

Più e più volte si lamentò della sua incapacità ad imparare e della sua impotenza a utilizzare il materiale e dargli una forma appropriata, visto che non aveva conosciuto "le regole dell'educazione scolastica del suo paese".

Diventò instancabile, viaggiando qua e là, cercando di frequentare persone intelligenti come, per esempio, il ministro protestante Bernhard Freuler di Wülflingen, vicino Winterthur, un uomo molto istruito, conoscitore delle lingue antiche, dal latino all'ebraico, dal greco al sanscrito, e così via, un'autorità molto conosciuta ai suoi tempi.

Sembra che Hoessli abbia ricevuto i suoi rari testi da lui, testi dei quali fornisce esaurienti citazioni nel secondo volume del suo "Eros", un'opera che veramente bisognerebbe ristampare [2] per poter rendere disponibile un lavoro sull'amore tra uomini nel mondo di oggi, perché rimane una valida prova dell'energia creativa che è una delle caratteristiche di questo amore, a dispetto di tutto l'orrore prodotto anche durante il tempo di Hoessli, che causò altrettanta passione quando questo terrore esplose.

Tenere tra le mani l'opera di Hoessli dà al lettore un grande senso di piacere, una certa soddisfazione che
un semplice uomo svizzero, più di cento anni fa, sconfessasse con tale decisione quella stessa idea di vizio che certa gente ancora oggi difende così insensatamente.

Hoessli cantò i pregi di questo amore con un entusiasmo che non venne mai meno, che gli derivava da una conoscenza che può essere acquisita da un pensiero attento e da notti insonni, come ogni imparziale lettore potrà verificare di persona.

(Traduzione a cura dell'Archivio Massimo Consoli).
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