Tutta tremante giaceva Aminta fra le mie braccia,
io lottavo per difendermi dalla beatitudine;
il mio rapimento aumentava a causa del suo gentile indugiare,
la sua debole forza era così attraente.
La tenera resistenza tradì la volontà
mentre mi avvicinavo al cielo dei miei desideri;
i suoi seni protesi palpitavano in svelto movimento;
i suoi occhi rapiti assumevano nuovi fuochi.
Ora saliva alle vette del languore,
e ancora i suoi sguardi davano inizio a nuovi incanti,
ora conosceva l'ultimo mistero dell'Amore,
sospirammo, ci baciammo:
mi svegliai e sì, fu solo un sogno,
ma nel mio cuore sapevo,
giacché esso era ancora ansante,
che parte di ciò era vero:
oh, come avevo lottato per credere al resto
e come fui sconcertata e furiosa nell'essere disillusa!
Alla Bella Clarinda,
che fece l'amore con me,
immaginata come più di una donna
Bella e amabile Fanciulla o se questo titolo è
troppo debole, troppo femminile per nobilitarti,
permetti un nome che più s'avvicina alla verità
e lascia che ti chiami Amabile Incantevole Gioventù.
Quest'ultimo giustificherà la mia tenera lagnanza
nel mentre servirà a far più leggero il mio giogo;
e senza arrossire io la Gioventù ricerco
quando una donna di tale grazia mi appare.
Contro i tuoi vezzi lottiamo ma invano
e ci addolori attraverso la tua forma ingannevole
giacché la luminosa ninfa ci fa tradire il pastore.
Per compassione verso il nostro sesso
sicuramente fosti mandata,
perché potessimo amarci e ancora restare innocenti:
perché di certo non si può commetter crimine con te
o, se dovessimo, la tua forma lo scusa.
Perché chi raccoglie i più bei fiori crede
che un serpente si nasconda tra le foglie fragranti.
Sebbene sia bella meraviglia di tipo differente
l'unione della tenera Clori con il caro Alessi,
e per quanto la tua parte maschile invochi,
tu ci tenti con l'immagine di Fanciulla
e ci fai estendere le nobili passioni
dall'amore di Hermes all'amicizia di Afrodite.