Amori, promesse, tradimenti, rancori, ricordi e felicità infinite

I duri amori gay nell'America degli anni '50 tra il parrucchiere Jerry e il caporale Buddy

17 aprile 2005, "Babilonia" marzo 2004

Per caso, anni fa, navigando tra le aste di Ebay ho fatto una bella pesca.
Con un colpo di fortuna mi sono aggiudicato alcuni repertini ad-hoc da aggiungere alle mie collezioni. Mi riferisco ad una serie di quattro lettere e carte varie del 1949-1950, ritrovate chissà dove e come in U.S.A., riguardanti un certo Gerald (Jerry) Page, coiffeur per signora a Corinna, cittadina del Maine. I pochi fogli, miracolosamente sopravvissuti al tempo, si sono rivelati alquanto preziosi per comprendere il modus vivendi dell'epoca.


Dietro ogni parola scritta s'intuiscono tutti i comportamenti d'una vita in provincia senza tempo. Jerry doveva ritenere questi ricordi molto cari se li aveva conservati con tanta cura, probabilmente nascosti così bene in un mobile del suo negozio da essergli addirittura sopravvissuti. Finché un rigattiere non li ha scoperti sgomberando qualche garage pieno di polvere, tarli e cianfrusaglie. Nascosti, soprattutto, perché non dovesse trovarli sua moglie Bobbie.

Leggendo le lettere spedite a Jerry ho scoperto che vi si accennava anche ad una figlia.
La prima lettera è datata 8 aprile 1949, spedita da un certo Caporale William ( Buddy ) Mitchell che per l'occasione si firma "Blondie", cioè Biondina. Scritta a matita su quattro facciate è per certi versi emozionante: Caro Jerry, (...) no Caro, non sto lavorando in questo ospedale, sono un paziente. Sto nel braccio psichiatrico, ho avuto un "crollo". Jerry carissimo, tieniti forte per un piccolo shock. Sono qui perché ho cercato d'uccidermi. Ho preso una dose eccessiva di sonniferi. Sono restato incosciente per 57 ore. Mi hanno ripulito lo stomaco e tutto il resto, sennò ora sarei morto. La ragione del mio gesto è che alcuni detestabili ragazzi hanno preso alcune delle mie lettere gay per consegnarle al Capitano. Potrei finire per quattro anni nelle prigioni della Marina a Portmouth, New Hampshire.

Un'altra ragione del mio gesto è per le burle subite. Non è certo d'aiuto se sono così "Signora". Mi prendono in giro perché mi sono ossigenato i capelli. Non penso sia giusto. Caro mio, la fortuna sarebbe uscire da qui dopo 3 mesi al massimo. Sono sicuro che verrò congedato per motivi di salute. Una "dimissione onorabile". Oh, spero di riuscirci. Carissimo, spero di tornare a casa da te presto. Lo spero, tesoro mio. Per sempre! Caro, mi hanno preso tutti in giro per la pettinatura che mi sono fatto. Il Dr. Hanni mi ha chiesto dove avevo imparato. Ho detto una grossa bugia. Gli ho detto che avevo fatto apprendistato da te per 8 settimane prima d'entrare in Marina. Se ricevi una sua lettera almeno sai cosa gli ho detto. Ma devi essere così cauto da non dirgli niente che possa espormi. Se mi ami, non farlo. Ti prego tesoro! Giusto per il tuo marinaretto falso-biondo?(&)

Riesco a farti avere questa lettera attraverso un ragazzo del reparto che può uscire. Sono rinchiuso e la mia posta è censurata. Se leggessero queste righe finirei subito in carcere. Spero che Bobbie sia ripagata del suo impegno su Effie. Forse posso averti tutto per me alla fine. Caro, lo spero perché ti amo così tanto. Terrò la mia testolina graziosa lontana finché non ho tue nuove. Il ragazzo che spedirà questa lettera è anche lui del Maine. E' gaio come può ed è anche molto carino. Ma tu vieni per primo, caro mio. Oh! Se qualcuno altro, tranne te, leggesse questa lettera ne morirei. Assicurati di distruggerla dopo averla letta un paio di volte. (...) Vorrei così tanto ricevere una tua lettera in cui mi dici quanto mi ami. Mi darebbe speranza e coraggio avere tue notizie e sapere d'avere qualcuno da cui andare. (...) Ti amo tantissimo, come neanche immagini. (...) Caro Jerry, talvolta sono uscito con altri ma loro erano nulla. Erano giusto per fare qualcosa perché mi sentivo solo. Ne ho trovati alcuni, ma tu sei l'unico per me.Te lo dico dal più profondo del cuore. (...) Con tutto il mio più intenso ed appassionato amore, "Blondie
".

Nello smilzo carteggio è conservata la pagina di un quotidiano della base militare di Dow Field, nei pressi della città di Corinna, di quattro anni prima, 12 settembre 1945, in cui compare un articoletto su Buddy allenatore e battitore della squadra militare di baseball , accompagnato da una sua foto (FOTO 1).
Un tipo ricciuto ed anonimo che francamente si fatica ad immaginarlo tinto di biondo.
Di quel periodo è datata anche una tessera, rilasciata a Jerry dalla stessa base, per l'obbligatorio addestramento civile nell'aviazione. Si presume che fu proprio in tale occasione che i due si conobbero.

Ma Jerry aveva avuto anche altri amici.
Di uno di nome Rod (FOTO 2) conservò una foto con gli auguri di Natale, d'un' altro di nome Harry tenne una lettera del maggio 1950 speditagli dal North Carolina dove s'era trasferito. Tra le righe parla d'un altro loro amico, Russell, a cui vorrebbe far conoscere un tipo dell'Ohio conosciuto durante un weekend a Washington. E poi aggiunge allusivo:" Mi sono molto divertito. Washington è un posto veramente interessante per le ragioni che sono sicuro tu hai capito".

Ma nel frattempo si rifece vivo Buddy con due lettere.
Dalla prima, dell' 8 luglio 1950, s'intuisce che i due avevano avuto una rottura. Buddy scrive d'aver lasciato la Florida e d'essere arrivato a New York per frequentare una scuola di coiffeur, inoltre dice d'essere molto fiero dei suoi nuovi vistosi capelli "biondo fragola".
Aggiunge un nuovo gay-drama come suo solito: è appena uscito da un nuovo esaurimento nervoso e relativo tentato suicidio. Il servizio postale doveva funzionare alla perfezione perché dopo solo quattro giorni riscrive a Jerry per ringraziarlo della sua risposta.
Scrive del caldo soffocante, del costo della scuola e forse d'un suo trasferimento in Massachusset. Niente di più. Ogni passione è spenta.

Trovare questo genere di reperti archeologici fa sbirciare dal buco della serratura del passato su pochi attimi di vita altrui, apparentemente tanto lontana da noi quanto Marte.
Vecchie storie dai contorni sbiaditi, sentimenti giurati in eterno e poi più nulla.
Amori, promesse, tradimenti, rancori, ricordi e felicità infinite.
Tutto si ripete nel tour de force anonimo della vita. Il mistero non finisce mai di stupirci.

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