recensione diGiovanni Dall'Orto
Amori al confino [2004]. Un giallo ispirato al confino fascista degli omosessuali
Quella della ricerca storica in forma di romanzo è una moda che ha avuto diversi esempi, negli ultimi anni, specie laddove c'era di mezzo la questione omosessuale.
Il romanzo permette infatti di colmare "a senso" e con l'immaginazione le lacune della documentazione, senza avere la mani "legate", come avviene nella ricerca storica.
Inoltre, se la tematica trattata scatena reazioni, si può sempre dire che "si tratta solo di un romanzo".
Gli autori di questo romanzo, secondo quanto hanno raccontato nell'interessante intervista che hanno concesso a Giulio Maria Corbelli, sono persone che amano trascorre le vacanze alle isole Tremiti, dove hanno raccolto una serie di testimonianze relative al periodo in cui furono presenti diverse decine di omosessuali. Si trattava di persone mandate al confino dal regime fascista come "traditori della razza".
Le testimonianze sono poi state intessute come sfondo d'una vicenda che, per loro stessa ammissione, è interamente di fantasia.
Peccato, perché a mio parere questo materiale avrebbe avuto un interesse di tipo storico, meritevole di per sé di pubblicazione, ma forse per evitare polemiche (come dicevo) o forse per rivolgersi ad un pubblico più vasto di quello che accoglie la pubblicazione di documenti di "storia orale", gli autori hanno deciso di trarne un poliziesco.
Che secondo il mio gusto personale è un po' mediocre, cosicché ho letto il libro più per dovere di documentazione che per piacere.
Al tempo stesso, ho riconosciuto di sbieco vicende a cui accennavano i documenti che ho consultato presso l'Archivio di Stato a Roma, raccontate dal punto di vista degli isolani.
Tutto sommato, comunque, non posso che vedere di buon occhio il tentativo di popolarizzare vicende che fino ad ora erano state monopolio d'un dibattito abbastanza ristretto fra storici.
La speranza mia è che in futuro ci siano altri tentativi in questo senso, magari relativi a periodi meno sfruttati di quello fascista.