Non credo (2011). Una raffinata storia lesbica di Anna Spuria.

A ennesima dimostrazione del fatto che il 2011 è l'anno mitico in cui anche in Italia l'omosessualità è finalmente diventata (sia pure con decenni di ritardo) un tema che può essere mostrato nei videoclip, ecco infine questa "Non credo" di Adriana Spuria.
Nel testo di questa bella canzone dalle sonorità jazz non c'è nulla, nemmeno una sola parola, che faccia pensare a una donna come destinatario:

Non credo che ritornerai da me:
col tempo tutto cambia,
questa è l'unica certezza.
La vita che ricordo di noi due
mi rende insofferente come cambi di stagione...
Però il video ci mostra con nonchalance, fin dalla prima inquadratura, due donne come protagoniste della vicenda amorosa narrata nella canzone, nella quale una "lei" se n'è andata per un'altra "lei".
Il clip in quanto tale non contiene una narrazione particolarmente elaborata, limitandosi a presentare la cantante mentre si esibisce, alternando il suo viso a messe in scena dei ricordi dell'io narrante e ritratti d'una ragazza che rappresenta la sua "ex", mentre è intenta a sbarazzarsi di lettere e fotografie della relazione finita.

È proprio questa semplice e malinconica intimità a costituire l'aspetto più interessante del video, che dall'assenza di scene di sesso lesbico rivela d'essere stato concepito veramente per rappresentare artisticamente l'amore fra donne, e non per eccitare i maschi eterosessuali.

Ciò che funziona benissimo in questo video è il contrappunto fra le parole della canzone, che non hanno nulla di esplicitamente lesbico, e le immagini, che a loro volta non hanno nulla di lesbico, ma che prese insieme al testo acquistano un senso inequivocabilmente omosessuale.

Benché questo clip soffra dell'eccessiva schematicità della sceneggiatura, per scrivere la quale è palese che nessuno ha certo passato le notti in bianco, il risultato complessivo va ben oltre il "dignitoso".
Anche grazie alla raffinatezza dell'arrangiamento e del buon gusto interpretativo della cantante.

Per queste ragioni, mi permetto di consigliarne la visione.
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