recensione diGiovanni Dall'Orto
Ombra del Galileo, L' - Una correzione
Due righe di correzione alla recensione di Gianni Geraci.
Ho letto il romanzo nella ristampa del 2009, col titolo cambiato in L'ombra del Nazareno, dove l'episodio dello schiavo (ma perché tutti insistono a definirlo "servo", come se fosse stato un salariato?) del centurione appare a p. 141.
L'episodio ricopre esattamente 18 righe in tutto, e viene "ricostruito" mettendolo in bocca a nemici di Gesù, che vogliono imputare il sospetto d'indulgenza verso l'omosessualità al rabbi galileo.
Dubito pertanto che a partire da queste 18 righe, oltre tutto presentate in questo modo, sia possibile aprire un dibattito storico sulla natura del legame fra il centurione e il suo schiavo, e soprattutto che coloro che scrissero i vangeli avessero coscienza di tali implicazioni, o semplicemente le considerassero impensabili.
La realtà storica è un'altra: l'episodio è stato creato in polemica contro le fasce del Cristianesimo (come gli ebioniti) che consideravano il potere romano come la Bestia dell'Apocalisse, e i soldati come suoi emissari, le sue zanne insanguinate.
Invece qui (e non ricordo più quale papa lo ha detto espressamente, una volta) si vuole mostrare che addirittura il primo pagano a riconoscere in Gesù il Maestro Universale fu un militare romano.
Dunque, basta dire che "i soldati romani sono i nostri carnefici" (il che, dopo la carneficina del 70 d.C. era un punto di vista per lo meno legittimo!): essi sono i nostri fratelli.
Chi scrisse quel raccontino, insomma, aveva per la mente ben altro che il pensiero delle relazioni sessuali fra padrone e schiavo.
Ed anche se non fosse stato così, allora sarebbe legittimo chiedere come mai Gesù non abbia approfittato dell'occasione per stigmatizzare una relazione sessuale molto vicina allo stupro, in quanto uno dei due partner non aveva, semplicemente, il potere e il diritto e la facoltà giuridica di rifiutare di essere (ab)usato sessualmente.
Concludendo, direi che la riconsiderazione della valutazione che il cristianesimo dà dell'omosessualità non può certo partire da questo brano: le contraddizioni sono più numerose delle aperture.