recensione diGiovanni Dall'Orto
Nero veneziano [2005]. L'omocidio di Filippo Giordano delle Lanze (1970)
Questo grazioso librettino senza eccessive pretese, che si legge in poche ore, ripercorre alcuni episodi di storia locale veneziana, tutti casi di cronaca nera, dal 1410 a pochi anni fa.
Mancano in queste cronache storiche alcuni elementi del vero e proprio "giallo", dato che gli autori hanno scelto anche parecchi casi rimasti insoluti. Il loro interesse sta infatti nella descrizione di ambienti e realtà di vita della Venezia di una volta, approfittando del "cono di luce" proiettato involontariamente dal caso di cronaca, che a differenza di mille altri casi ha per l'appunto la caratteristica di lasciare dietro di sé una cronaca.
Fra i delitti in esame, alle pp. 161-171 appare quello relativo ai danni di Filippo Giordano delle Lanze, nobile omosessuale assassinato il 19 luglio 1970 da un suo amante, il diciottenne croato Raoul Blasich.
Il delitto fu consumato nella Ca' Dario, che per gli scandali omosessuali del precedente proprietario e del suo amante, Charles Briggs e Juan de Carrera, era stato spietatamente soprannominato dai linguacciuti veneziani "Ca' Dadrìo" (Palazzo Didietro).
Gli autori, dopo aver descritto brevemente il modo in cui la vittima viveva la sua omosessualità senza ipocrisie, si concentrano poi nel resto del capitolo sulla dinamica del delitto e sulle indagini, che arrivarono ad avere un imputato ma non ad arrestarlo: Blasich fu infatti condannato solo in contumacia.