recensione diGiovanni Dall'Orto
E sulla terra l'amore fini [1960]. Per colpa dei froci filo-comunisti.
Romanzo di fantascienza.
Nell'Inghilterra del futuro i biechi sovversivi e pacifisti a poco a poco permettono ai cattivissimi sovietici di prendere il potere.
Fra i loro agenti c'è Mark, patetico, incapace "invertito" comunista dell'alta società, che lavora come spia.
C'è qui sicuramente un richiamo al caso di spionaggio che aveva coinvolto Guy Burgess, Anthony Blunt e Kim Philby, e che aveva scosso la Gran Bretagna.