recensione diGiovanni Dall'Orto
Monade 116 [1973]. L'omosessualità come diversivo.
Romanzo di fantascienza.
In questo libro è immaginato un futuro in cui gli uomini vivono chiusi dalla nascita fino alla morte in mostruosi edifici ("monadi") capaci di contenere centinaia di migliaia d'individui.
Una società in cui, per combattere la tensione fra coabitanti, il sesso viene incoraggiato a più non posso.
Talvolta, come diversivo un po' eterodosso, può funzionare anche il desiderio omosessuale. Uno degli abitanti della "monade" prova infatti (pp. 83-88 e 110) desideri omosessuali per il fratello della moglie, ma non passa all'atto.