recensione diGiovanni Dall'Orto
Conan di Cimmeria [1930s]. Contiene: "La valle delle donne perdute"
Raccolta di racconti di fantasy, fra sciabolar di spade e trepidar di vergini.
Contiene anche, alle pp. 113-133, il racconto "La valle delle donne perdute", risalente agli anni Trenta (ma edito solo nel 1978, postumo).
La precoce trattazione tanto esplicita della tematica lesbica, esplosiva per un genere letterario che faticava già a gestire la descrizione dell'eterosessualità, ha senz'altro influito nel renderlo inadatto alla pubblicazione.
Il racconto è una variante particolarmente "piccante" (per l'epoca, ovviamente) del topos del "mondo senza maschi".
L'erculeo ammazzasette Conan salva qui una bella fanciulla, ma costei, disgustata dalla crudeltà dei maschi, fugge nella Valle delle donne perdute, idilliaca società di sole donne.
Con terrore scopre però che la valle pullula (e qualcuno poteva forse dubitarne?) di lesbiche, che immancabilmente la seducono.
Conan la salva di nuovo da questo terrificante destino, e cavallerescamente le concede di mantenersi stupida, vergine e sessuofoba...
Talmente kitsch da risultare divertente...