recensione diGiovanni Dall'Orto
Gubia kontrol, kogato (Loosing control) (Miro, 2008).
Questo è infatti un filmato che viene dalla Bulgaria, nazione che condivide con l'Italia l'arretratezza sulla tematica lgbt, ma che entro qualche anno ci avrà senz'altro superato, se andiamo avanti così.
Se ci si può fidare della traduzione inglese del testo apparsa online, la canzone si rivolge a un "tu" il cui sesso non è specificato, dichiarando che l'amore fra il cantante e la persona amata è tale che quando la persona amata non c'è il cantante perde completamente il controllo.
Il tema è svolto dal regista - con una certa libertà interpretativa... - utilizzando un gruppo di ballerini e ballerine che attorniano il cantante (un bel figliolo, e dalla voce gradevole) chew arrivano in vestiti formali, e si spogliano per rivelare vestiario e ammenniccoli più o meno leather/fetish/S&M. Dopodiché ballerini e ballerine iniziano a strusciarsi fra loro, alternando brevi inserti a colori del viso del cantante con un balletto in bianco e nero.
La massa delle interazioni fra i ballerini è di tipo eterosessuale (non manca nemmeno la scena, ridicola, in cui un ballerino ciuccia il tacco a spillo di una ballerina fissando con aria falsissimamente arrapata la cinepresa: qui non ci facciamo mancare proprio niente, signora mia!), ma il corteggiamento fra due donne ignude è mostrato con una certa generosità (aiuta l'audience, signora mia!), e per par condicio c'è anche un breve bacio fra due uomini, per notare il quale occorre magari il fermo immagine, ma che c'è (qui siamo proprio moderni anche noi, signora mia!).
Che dire? Il motivetto è carino e si apprezza anche senza capirne le parole, il cantante è un bel ragazzo e per una volta tanto è intonato, quindi vederlo ballare e cantare il suo effetto lo fa, i ballerini maschi probabilmente sono stati scelti più per il fisico palestrato che per la bravura ma tanto chi voleva vederli ballare?, tutti si strusciano e toccano e si mettono in pose plastiche che già erano sopra le righe nel 1990 con Madonna ed ora lo sono più che mai...
Insomma, pregi e difetti alla rinfusa... Però alla fine il risultato è grazioso, e guardabile.
Come extra, nella valutazione, aggiungo che si vede che il regista s'è messo a tavolino con l'intenzione di fare qualcosa di trasgressivo, e visto il contesto di partenza per una volta tanto c'è riuscito.
Basti dire infatti che un video così, fosse pure un clone provinciale di Madonna, in Italia non è ancora stato fatto, e scusate se insisto, ma la colpa di questa incapacità ad abbordare il tema non è certo mia.
Bulgaria 1, Italia 0.