recensione diGiovanni Dall'Orto
The rejection (Dangerous Muse, 2006)
I Dangerous Muse ("Musa pericolosa") sono due ragazzi di New York, gay dichiarati (si esibiscono anche regolarmante ai Gay pride), e le cui doti di fotomodelli sopravanzano quelle canore.
La cosa in sé non è gravissima in quest'epoca televisiva, in cui l'aspetto d'un cantante conta più delle sue qualità vocali, ma nel caso di questo video il vocalist è addirittura costretto a sussurrare più che a modulare la voce per nascondere il più possibile l'intonazione traballante. (Oltre a ciò, ostenta un accento british molto nasale e posh per distrarre l'attenzione degli ascoltatori anglosassoni).
La canzone ha un motivetto piuttosto elementare e parecchio ripetitivo, ma se non altro allegro e accattivante, nonché gradevolmente ballabile.
Il video è stato confezionato con pulizia, cura ed eleganza attorno a un'idea forse vecchia ma carina e sempre d'effetto, se usata bene (e qui è usata bene).
Il risultato è che, a mio parere, il video regge bene, nonostante la performance vocale non da Grammy award.
Le immagini alternano ora l'esibizione dei due ragazzotti su sfondo nero (completa d'assalti di ragazzine in fregola che saltano addosso al cantante tentando di togliergli la camicia), ora le vicende d'un liceo che si rifanno al titolo della canzone ("La ripulsa").
Un ragazzo in una classe fa avances a una ragazza, che le respinge seccamente.
Poco dopo la ragazza lascia cadere i libri di fronte a una compagna, per avere una scusa per toccarle la mano con gesto seduttivo... e riceve un rifiuto.
La seconda ragazza la rivediamo al bar mentre ride e parla con un bel biondino (anch'egli scelto sul catalogo d'un'agenzia di fotomodelli), che però a un certo punto la molla in asso bruscamente e se ne va, lasciandola delusa.
Infine il biondino si ritrova negli spogliatoi con un biondone grande grosso e muscoloso (che a sua volta avevamo visto mentre lumava la ragazza lesbica, ovviamente senza risultato), e il suo sguardo di desiderio dice tutto, però lui preferisce andarsene di botto piuttosto che mettere alla prova il modo di fare da macho stronzo del bel fusto.
Il ritornello della canzone intanto continua a intonare (o stonare), rivolto a una ragazza che insiste a cercare di sedurre il cantante, che da parte sua non ne vuol sapere:
"smettila di provarci, provarci, provarci.
Non ti voglio! Tu non vuoi smetterla di provarci,
tu vuoi me; be',
io voglio solo ballare!".
Indubbiamente positivo il modo in cui in questo video il desiderio eterosessuale è messo sullo stesso piano di quello omosessuale, nonché il tono delicato con cui è raccontata la vicenda, a piccole pennellate che richiedono un piccolo sforzo allo spettatore per percepire il disegno d'insieme del quadro (e alla prima volta o due non avevo compreso bene io stesso cose stesse accadendo).
Decisamente meglio riuscito il video della canzone, e meritevole d'essere visto.