All the lovers (Kylie Minogue, 2010)

Pochi video contenenti tematiche/allusioni lgbt si qualificano in pieno, quanto questo, al titolo di peggior video lgbt della storia.

Frastornati dall'escalation d'eccessi ed esagerazioni camp dei video di Lady Gaga e compagnia cantante, il regista di questo clip ha deciso di non volersi far lasciare indietro da nessuno, e così ha a sua volta premuto sul pedale dell'esagerazione.
Dimostrando, nel caso in cui ce ne fosse stato bisogno, che quella camp è una vera e propria estetica, e che per maneggiarla senza scottarsi occorre capirla bene, meglio se dall'interno. Essendo imitazione della paccottiglia, il camp non tollera imitazioni che non siano a loro volta camp, sotto pena di veder sparire la magia e quindi tornare paccottiglia tutto ciò che luccicava... Il che è esattamente quanto accade qui, avendo preso troppo sul serio una serie d'esagerazioni, che così non riescono mai ad essere camp.

Il testo della canzone spiega che: "Quelli che se ne sono andati prima / non sono paragonabili a te / (...) / Non reggono il paragone, / tutti gli amanti".
Il video illustra la tesi mostrando uomini e donne che s'incontrano per strada e si liberano dei vestiti, restando in biancheria intima (tutta molto alla moda, al punto da far pensare ad uno spot di underwear), e iniziano ad abbracciarsi, baciarsi eccetera, uomini con donne, uomini con uomini e donne con donne, con una suddivisione fra le varie opzioni molto politically correct mirata a "Rendere omaggio ai miei fans gay", come ha rivelato le cantante in persona.

Nel video si forma presto un crocchio di corpi brulicanti, 'ncoppa al quale sta, come la mozzarella in cima alla pizza, la cantante, anch'essa discintamente vestita, e fatta roteare e sussultare dal carname che brulica sotto di lei.

Sarebbe stato già brutto così, perché quel brulicare di membra seminude dà l'impressione d'una scatola di cagnotti (per chi non fosse del Nord: larve di mosca, usate come esche per pescare) appena scoperchiata.
Ma lo storyboard si spinge ancora oltre, e il mucchio d'esseri umani inizia a crescere, a cono (sempre con la mozzarella che canta in cima alla pizza), e cresce, cresce, cresce, fino ad eguagliare in altezza i grattacieli.

E qui le immagini che evoca questo carnaio non sono affatto d'erotismo e sensualità delicata (nonostante un cavallo bianco che corre al rallentatore, che è alternata a quella della lievitazione della pizza). Viene in mente semmai, se va bene, un grappolo d'api pronte a sciamare, e se va male il brulichio di formiche intente a scarnificare il cadavere d'un topo. O altre cose peggiori, che preferisco non elencare.
Non so a chi sia venuta in mente l'immagine demenziale della catasta di corpi, ma il pensiero corre subito a coloro che stanno alla base, che certamente con quel peso immane addosso sono morti schiacciati, proprio belli cadaveri e stecchiti... Mooolto erotico...

Niente da fare: l'eccesso va affrontato senza eccedere. E invece qui s'è passato il confine impalpabile e invisibile tra eccesso camp ed eccesso semplicemente di cattivo gusto.

Per carità: per quanto riguarda il lato formale, il video è fatto con estrema cura, le immagini sono spazzolate con attenzione una per una, ed è stata spesa una fortuna in computer-graphic. I critici sono entusiasti del lato formale, e chi sono io per contraddirli?
Il clip insomma non ha nulla da invidiare, per cura e confezione, ai filmati girati con tutti i santi crismi. Anche la canzone non sarà forse nulla di più che gradevole e orecchiabile, ma è confezionata con estrema cura (perfino eccessiva, risultando un po' leccatina).

Il punto debole non sta qui, perciò.
È proprio l'idea di base ad essere cretina. Il clip sembra uno di quegli spot di deodorante che promettono di diventare irresistibile al punto che chiunque passi a fianco ci zomperà addosso. Solo che mentre questi spot limitano (giustamente) l'iperbole al massimo a due o tre esempi di seduzione, qui la metafora s'è estesa a centinaia, migliaia di corpi, che si montano in groppa l'un l'altro come animali cosparsi di feromoni e impazziti per la fregola.
Disgustoso.

Non è vero che Lady Gaga si nasca: non esiste nulla di più costruito al tavolino di lei. Però è altrettanto falso che Lady Gaga ci s'improvvisi.
Come questo video ha dimostrato, e a proprie spese.

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