recensione diGiovanni Dall'Orto
Scritti, disegni... Il mondo accademico e l'innominabile omosessualità.
Fra gli scritti analizzati appare "Psicologia e l'arte narrativa in Italia", uno scritto sull'omosessualità in letteratura che De Pisis pubblicò nel 1923 sulla "Rassegna di studi sessuali" di Aldo Mieli. Mariani ripubblica (pp. 170-174) in appendice l'intero scritto, che non era stato più riedito.
L'aspetto più divertente dell'intera analisi è il palese imbarazzo che il tema omosessuale suscita in una rivista accademica come questa. La parola "omosessualità" non è mai citata (se mai appare l'arcaico e paludato "andròfilo"), ed anche la discussione sull'articolo vagola in ampi cerchi attorno alla psicologia negli anni Venti, senza mai osare mettere i denti su quello che è il vero tema dell'articolo. Segno che per certi versi c'erano meno reticenze accademiche a parlare di "certi temi" nel 1923 che nel 1998.
Ho conosciuto l'autrice, ho discusso con lei di De Pisis, e so che non nutriva imbarazzo o reticenze verso il tema. Se il suo saggio finale è uscito così, quindi, è chiaro che deve aver ricevuto pressioni o moral suasions affinché scrivesse come ha scritto.
In conclusione: un saggio altrettanto interessante per qual che dice di De Pisis, quanto per quel che ci mostra sull'universo accademico italiano e i suoi pregiudizi infrangibili.