recensione diGiovanni Dall'Orto
Venti galassie [1994]. Con un racconto sulla gravidanza omosessuale...
Antologia di fantascienza, a cura di David Hartwell e Kathryn Cramer (e sul fatto che questi siano racconti "migliori" avrei qualche dubbio, visto il livello medio di noia che genera l'insieme).
Contiene due racconti "a tema" gay:
* Geoff Ryman, "I giorni di nascita" ("Birth days", 2003), pp. 43-57.
È un racconto incentrato sul tema dell'omosessualità, con la palese intenzione di intrattenere e scioccare al tempo stesso il lettore.
Nel mondo del futuro s'è trovato il modo d'individuare l'omosessualità prima della nascita, e i feti di omosessuali vengono abortiti ovunque, salvo (paradossalmente) fra i cristiani rigoristi.
Il protagonista, uno degli ultimi omosessuali, viene presentato attraverso il diario dei suoi 16, 26, 36 e 46 anni.
Il primo scritto risale al giorno del suo coming out (che il traduttore, che al solito non comprende ciò di cui si sta parlando, trasforma in un "outing"), alla prese con una mamma neocristiana ed un fidanzatino un po' troppo politicizzato per i suoi gusti.
Dieci anni dopo, trasferitosi in Brasile dove sopravvive ancora una comunità omosessuale e fidanzato con Joao, è un giovane ricercatore che lavora per trovare la cura dell'omosessualità anche per gli adulti. Dopo tutto, a cosa serve, biologicamente parlando, l'omosessualità? È una tendenza che avrebbe dovuto sparire dalla specie, in quanto inutile, anzi dannosa alla propagazione.
A 36 anni, però, la sorpresa. Stufatosi della sua vita precedente, e rifugiatosi fra gli indigeni (che continuano ad avere imperterriti la loro quota del 4% di omosessuali), il protagonista ha trovato il modo di dar vita alla gravidanza maschile, mescolando gli spermatozoi. Lui è la prima cavia.
L'unica cosa che lo rende perplesso, è che aveva impiantato solo un embrione creato da lui e Joao, e dopo una scappatella sessuale con un indigeno, di feti in pancia se ne ritrova due... Da dove viene il secondo?
Infine, a 46 anni, vediamo il protagonista in un momento di sconforto: ha appena avuto un aborto spontaneo, causato dal fatto di essersi ostinato a portare avanti una gravidanza a un'età troppo avanzata.
Lui e Joao, ed il terzo non più incomodo, sono ora una famiglia, con una nidiata di bambini molto numerosa.
Adesso è stato scoperto il ruolo dell'omosessualità in natura: la fusione degli spermatozoi di Joao e dell'altro amante era stata spontanea.
Si tratta quindi di un metodo alternativo di riproduzione per salvare la specie in caso di sparizione delle donne. Ed è un metodo maledettamente più efficiente di quello eterosessuale...
Non mi è chiaro fino a che punto questo sia un racconto satirico e quanto sia invece un tentativo gratuito di scioccare il lettore.
Se è satirico, mi sfugge quale sia il suo bersaglio, a parte gli omosessuali... mentre il tono, almeno nelle intenzioni, sembrerebbe essere pro-gay.
Il mio parere è che l'autore abbia maldestramente pasticciato con ingredienti esplosivi, vedendosi scoppiare in mano il risultato della sua pozione.
Il racconto non è infatti né divertente né satirico: assomiglia più a un incubo che ad un'utopia negativa, e suscita più raccapriccio che divertimento.
Forse il fine di scioccare il lettore era fine a se stesso... e se vi piace farvi scioccare, questo racconto è per voi. In caso contrario... boh, lascia molto perplessi...
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* Il secondo racconto è quello di Rick Moody, Dossier albertina (The Albertine notes, 2003), alle pp. 427-496.
In un'America post-atomica, la gente si rifugia in una nuova droga che permette di rivivere all'infinito momenti del passato pre-catastrofe, e quindi meno infelici del presente.
Il solo problema è che i momenti possono essere tanto felici, che infelici.
E a p. 430 si racconta il caso d'una persona a cui la droga ha restituito la continua memoria della gelosia provata quando la sua amica Nina gli aveva raccontato che sua moglie aveva una relazione con lei.