recensione diGiovanni Dall'Orto
Apocalisse su Argo. E zio pedofilo sulla Terra.
Romanzo di fantascienza.
Alle pp. 120-121 il protagonista, all'età di nove anni, subisce un'aggressione sessuale da parte di suo zio David, che gli intima di non parlarne con nessuno. E il bimbo obbedirà, per non dare un dolore alla madre.
L'episodio si rivelerà importante per la vicenda quando (pp. 201-202) il computer di bordo si sconterà col protagonista, che vuole svelare all'intera ciurma la vera natura e la vera destinazione dell'astronave.
Il computer richiamerà allora quell'episodio (di cui è venuto a conoscenza in modo che non voglio svelare), chiedendogli perché non avesse mai rivelato alla madre le attenzioni del fratello David, né lo avesse fatto con sua sorella, che avendo avuto un bambino prima o poi lo avrebbe lasciato in custodia allo "zio David".
Davvero, argomenta il computer, è moralmente imperativo dire sempre la verità, anche quando può rivelarsi dolorosa per chi l'apprende?