recensione diGiovanni Dall'Orto
Lettera di Socrate [1994]. Un esercizio retorico un po' anni Cinquanta...
Ancora un "manoscritto trovato in una bottiglia" (e nononstante lo pseudonimo spagnolo, l'autore sembra italianissimo).
Benché l'idea del libro sia carina, il risultato non è all'altezza delle promesse.
Blocchi non digeriti d'erudizione storico-filosofica appesantiscono infatti il discorso, che non riesce a delineare in modo poetico l'amore espresso in questa lettera dal filosofo greco antico Socrate per Alcibiade. Qualche volo pindarico sulla Bellezza prova a farlo, ma ha il tono kitsch delle riviste "omofile" anni Cinquanta e non ci riesce.
Ne risulta insomma una pedante esercitazione retorica.
Qualche graziosa annotazione qua e là e qualche frase azzeccata non riscatta i difetti complessivi.