recensione diGiovanni Dall'Orto
Seme inquieto, Il [1962]. Un limpido esempio di omofobia.
Grottesco (e ributtante) romanzo di fantapolitica del 1962.
Per combattere una terribile sovrappopolazione i governi incoraggiano l'omosessualità.
I "froci" imperversano, sebbene siano esseri estremamente odiosi ed effeminati.
Ma quando la natura si adegua alla politica di "infertilità", l'umanità per sopravvivere si deve dare a riti di fertilità. Le eccedenze di popolazione verranno allora liquidate in un'artificiale guerra fra i sessi e usate come carne in scatola.
Morale (reazionaria) della favola: sono più naturali e accettabili guerra e cannibalismo di quanto non sia l'omosessualità (e la contraccezione!).
Questa robaccia è stata inspiegabilmente ristampata nel 2002 da Fanucci, e spacciata come "romanzo visionario" di grande lucidità. Alla faccia...