recensione diGiovanni Dall'Orto
Età di Lulù [1990]. Quando i rapporti fra uomini eccitano le donne.
Sedotta giovanissima da un amico di famiglia, poi divenuto suo marito, Lulù cerca di rifarsi una vita subito dopo la fine del suo matrimonio.
La tormentano il ricordo del marito, e la fascinazione erotica ossessiva per gli omosessuali: assistere o partecipare ad accoppiamenti fra maschi la eccita oltre ogni dire.
Il romanzo è costruito scivolando continuamente dal passato al presente, senza soluzione di continuità, mischiando le felicità e infelicità del passato a quelle del presente.
Le esplicite descrizioni di accoppiamenti, sia etero che omosessuali, hanno contribuito a dare a questo romanzo un successo di scandalo.
Al di là di esso è comunque notevole la descrizione dell'interesse erotico provato da una donna di fronte all'accoppiamento fra due uomini.
Purtroppo la vicenda narrata scade nel finale: alla ricerca della voluttà Lulù si lascia coinvolgere in un'abbietta orgia sadomasochista e rischia di essere uccisa, ma ecco che in extremis appare l'ex marito che la salva e la riprende con sé...
Dall'opera è stato tratto un omonimo film, giudicato abbastanza unanimemente inferiore al libro, non fosse altro che per il fatto di aver dovuto smorzare l'ardore erotico delle pagine scritte, per non finire nella pornografia... una cosa è infatti descrivere, un'altra, mostrare...