recensione diGiovanni Dall'Orto
Delitto di Fausto Diamante, Il (1933).
Romanzo edito originariamente nel 1933.
Il protagonista, costretto dal bisogno a far da segretario a un anziano poeta omosessuale, è fatto segno di attenzioni così insistenti da essere infine spinto ad ucciderlo.
Il personaggio omosessuale è qui decisamente cattivo e odioso.
Particolare divertente: la vicenda in parte sembra ricalcare i problemi di Comisso alle prese coi suoi amori per ragazzotti eterosessuali. Ai quali, guarda caso, offriva di fare proprio il "segretario". Particolare, ovviamente.
Nonostante vada riconosciuto a Comisso il coraggio di avere inserito la tematica omosessuale in pieno fascismo (per contare i libri che riuscirono a farlo in tutto il Ventennio bastano e avanzano le dita di due mani), a mio parere questo non è certo il migliore romanzo di Comisso: è chiaramente un prodotto con intenti di "cassetta" commerciale.