recensione diGiovanni Dall'Orto
Incubi per re John [1973]
Questo numero di "Urania" ripubblica alle pp. 10-134 l'affascinante Seppelliamo re John, romanzo di fantascienza del 1973 basato sui viaggi fra universi paralleli e realtà alternative.
Punto focale è l'assassinio del presidente statunitense John Fitzgerald Kennedy, che gli abitanti di una delle realtà parallele cercano di sventare per cambiare il corso della propria storia, ostacolati in ciò dai loro discendenti, che non desiderano affatto che il corso della loro storia venga alterato.
Quest'ultima società del lontano futuro ha lasciato ormai alle spalle i concetti di "maschile" e "femminile" (p. 32), accettando il fatto che ogni essere umano abbia una base androgina, e che quindi ogni cittadino e cittadina possa esprimere percentuali di "maschile" e "femminile" variabili di persona in persona, e non di sesso in sesso.
La conseguenza inattesa è che il loro agente, Jeffeline, agli occhi delle società dei suoi avi è una "checca manifesta" nonché esibizionista, ed è prima scambiato per un omosessuale effeminato (p. 104), e poi addirittura messo fuori combattimento dall'aggressione omofoba e dal pestaggio sistematico da parte di due poliziotti (pp. 116-118).
Al di là di questo aspetto di "denuncia sociale" del tutto inatteso (si pensi che nel 1973 in Italia il movimento gay era appena nato e non aveva ancora avuto udienza sui mass-media), questo romanzo è ben congegnato, ed è privo delle interminabili lezioni "filosofiche" e dei patetici esercizietti di "bello scrivere" che rendevano le opere di fantascienza italiane dell'epoca dei temini da liceale tanto velleitari quanto illeggibili.
Questo è invece un romanzo leggibilissimo ed anche scritto bene.
Immagino che la tematica relativa all'androginia sia arrivata a Prosperi più che grazie alle riviste gay, che erano del tutto clandestine all'epoca, attraverso la lettura di opere sul tema quali Venere più X di Sturgeon, che era stata edita nel 1960.
Il che dimostra che dopo tutto non hanno sempre ragione coloro che negano che la fantascienza, dopotutto, sappia anche precorrere i tempi...
Concludendo: la tematica omosessuale ha una funzione tutto sommato marginale nella narraazione, ma per chi ama la fantascienza questa sarà in ogni caso una lettura gradevole. Consigliato.