recensione diGiovanni Dall'Orto
Inversioni sessuali. Divulgazione spicciola per i nostri bisnonni
Questo è il parto di un "barone" napoletano della medicina, e tratta l'omosessualità con tono a metà via tra il pettegolezzo e l'elucubrazione più superficiale.
Si tratta di un'opera di grande semplicità espositiva, e di altrettanto grande piattezza di contenuti, destinata allo smercio in grande quantità e a basso prezzo, per soddisfare i pruriti morbosi dei nostri bisnonni.
E a dimostrazione del fatto che la morbosità paga, non solo l'opera fu riedita con qualche aggiunta come: Pietro Fabiani, Il problema dell'omosessualità e di tutte le degenerazioni sessuali innanzi alla scienza, Tipografia moderna, Napoli 1900 (e qui sospetto possa esserci stato di mezzo un sequestro, dato che il cambio radicale di titolo era un trucco usato spesso in tali casi), ma anche negli anni Sessanta o Settanta qualcuno si prese il mal di pancia di farne una ristampa anastatica pirata (Cidel, Roma s.d.), a dimostrazione del fatto che il contenuto di questo libercolo era ancora accessibile e credibile per un pubblico di basso livello culturale e basse pretese ed alta morbosità.
L'opera non merita un commento, trattandosi di una rimasticatura di terza mano delle tesi apparse nelle opere scientifiche dell'epoca, proposta da un divulgatore per nulla brillante.
Interessante è semmai l'editore napoletano del libriccino, che si specializzò in opere popolari e divulgative spesso al limite del pornografico, ma talvolta di notevole audacia culturale. La sua "Editrice Partenopea" ebbe una lunga vita, e fu chiusa d'autorità dal fascismo (sono incappato nel fascicolo del processo sfogliando i faldoni dei confinati politici, presso l'Archivio di Stato di Roma).
Il proprietario, Giuseppe Garibaldi Rocco, conobbe Oscar Wilde nel periodo del suo soggiorno napoletano, e pubblicò un bizzarro romanzo in cui si ispirava ad Alfred Douglas per il protagonista "invertito": L'uomo femmina.
Dopo la guerra, Rocco riaprì imperterrito la sua casa editrice e la richiamò, come se non fosse accaduto nulla, "Partenopea". Meriterebbe uno studio.