recensione diGiovanni Dall'Orto
Pagine smarrite [1980]. Aforismi sul coito omosessuale e sulla bellezza maschile.
Con fare ispirato l'autore, lo scrittore cattolico Marcel Jouhandeau, ditirambeggia sulle gioie ineffabili del sesso nel bordello di M.me Made, dove tutti i ragazzi sono sublimi, lo amano, sono eccitati da lui (potenza del denaro!).
La retorica sulla divina classicità del corpo maschile che pervade lo scritto è molto "anni Sessanta" e datata, e a tratti decisamente ridicola.
Lo spreco di superlativi (accompagnati da iperboli e metafore e uniti all'autocompiacimento e al narcisisimo dell'autore) fa di questo catalogo di coiti una strana lettura: a tratti decisamente e francamente erotica, a tratti "esercizio di stile" letterario sul tema del sesso omosessuale, a tratti invece puro e semplice kitsch.
Lo si può perciò amare alla follia eccitandosi e commuovendosi, oppure leggere, divertendosi, come un trash cult, oppure ancora (è il mio caso) restare del tutto indifferenti: la struttura ad aforismi garantisce del resto che chiunque voglia possa trovarci almeno una manciata di belle citazioni di suo gusto.
(Nota: di quest'opera esiste anche una ristampa super-tascabile, del 1996, per la Sperling paperback, con in copertina un erotico nudo maschile, oggetto d'un curioso esperimento editoriale, essendo stata diffusa in molte copie anche nelle edicole e librerie delle stazioni ferroviarie e nei remainders).