recensione diGiovanni Dall'Orto
Babel 17 [1966]. Rapporti a tre nello spazio.
Romanzo di fantascienza. [Letto nella riedizione "Classici di Urania" n. 130, Mondadori, Milano, gennaio 1988].
La bellezza di questo romanzo non sta nel messaggio sulla libertà sessuale quanto nella sua originale riflessione sugli slittamenti del linguaggio umano, metaforica "arma" oltre che mezzo di comunicazione.
Splendido è anche l'incastro di avvenimenti che l'autore è riuscito a tirar fuori da una poesia della moglie (Delany non aveva ancora fatto il suo coming out), in un modo tale che alla fine "tutto quadra", pur non avendo la poesia nulla a che vedere, inizialmente, con la trama del romanzo.
Tuttavia Delany ha anche qualcosa da raccontare sulla libertà sessuale, e in questo romanzo gli spaziali hanno creato un nuovo tipo di relazione, il "terzetto": tre individui che hanno legami affettivi e sessuali (p. 48 dell'edizione Urania).
È in questa cornice che la protagonista Rydra, alle pp. 90-95, parla affettuosamente del suo ex-menage "triplo" per aiutare il giovane Ron a superare i suoi problemi con l'uomo e la donna che ama. Una bella scena.