recensione diStefano Bolognini
La morte misteriosa di Winckelmann
"Signor Giovanni" è lo pseudonimo con cui Johann Joachim Winckelmann (1717-1768), archeologo, storico dell'arte e padre del neoclassicismo, si registrò presso una locanda di Trieste poco prima di essere ucciso, l'8 giugno 1768, per mano di tale Arcangeli.
"Rapina" sosterranno i posteri di quell'omocidio dai lati oscuri.
Dominique Fernandez non ne è convinto, e con rigore storico analizza l'omicidio attraverso le carte del processo.
Evidenti le contraddizioni:
- come mai un fine erudito, ricevuto in tutte le corti europee, si accompagna con Arcangeli, uno "sporcaccione butterato ed analfabeta"?
- Come mai Winckelmann si registra con uno pseudonimo?
- Perché prima di morire non dichiara le proprie generalità alla polizia?
- Perché Arcangeli insiste molto, durante il processo, sul fatto di avere una moglie?
- Come dimenticare, poi, le "ardenti" relazioni epistolari di Winckelmann con giovani romani?
- Che il "Signor Giovanni" sia "il primo esempio e il modello storico di tutte le future 'velate'?".
A questo interrogativo Fernandez offre una risposta priva di equivoci.