recensione diGiovanni Dall'Orto
Racconti del tempo, I. Contiene "Mondo senza maschi" [1956].
Raccolta di racconti di fantascienza di John Wyndham, che si apre con "Mondo senza maschi" ("Consider her way", 1956).
Questo racconto è stato poi ristampato: parzialmente, ancora col titolo: "Mondo senza maschi" in: Alex Vairo (a cura di), Fantasesso, Feltrinelli, Milano 1967, pp. 165-191; e integralmente col titolo: "Considera le sue vie", in: "Robot" n. 27, giugno 1978, pp. 15-65.
Questo racconto appartiene al filone delle distopie (= utopie negative ) dei "Mondi senza... (uomini / donne)".
Per un esperimento con le droghe una donna si risveglia nella terrificante società del futuro, composta da sole donne (gli uomini si sono estinti) e modellata come un formicaio.
Nel racconto non c'è lesbismo esplicito (la censura era occhiuta), ma solo l'implicito assunto che le donne possono far da sé.
Poche donne soltanto vogliono il ritorno degli uomini, e sono bollate come "reazionarie".
Le donne però, prive della sapiente guida politica dei maschi (gli Stati, a quanto pare, si governano non col cervello ma coi c..... -- e forse è per questo che tanti uomini politici sono tali) hanno costruito una società follemente gerarchica e divisa in caste: esattamente modellato sul formicaio o l'alveare (come dire che il modello politico delle "femmine" può essere solo quello!).
Questo scritto è alquanto ributtante come racconto, ma è molto interessante per la psicologia che sottintende e per l'ideologia che svela sfacciatamente.