recensione diGiovanni Dall'Orto
Naufraghi del tempo, I [1986]. Bel romanzo con una bella storia lesbica.
Bel romanzo di fantascienza.
La razza umana s'è estinta, salvo pochi superstiti rinchiusi in "bolle temporali" che viaggiano verso il futuro, attendendo un miglioramento della situazione ambientale, per ricominciare.
Fra Marta e Yelen Korolev, le due intrepide organizzatrici e leader del recupero dei pochissimi superstiti, esiste un rapporto d'amore (cfr. pp. 33 e 51).
Quando Marta sarà assassinata guastando la sua macchina del tempo - e quindi "abbandonandola nel tempo reale" (come dice il titolo originale) - mentre i suoi compagni ignari continuano il viaggio verso un futuro migliore - lascerà un diario colmo di messaggi d'amore per Yelen, perché sia ritrovato dopo la sua morte (pp. 125-127).