recensione diGiovanni Dall'Orto
Magnum per Bill Gregg, Una. Contiene il racconto "Jumbo" [1966].
Antologia di racconti di fantascienza di Bob Shaw.
Contiene il racconto "Jumbo" ("Call me Dumbo", "Galaxy", 1966), alle pp. 96-116.
Un astronauta naufragato su un pianeta deserto, alla guida di un'astronave che funge da "banca degli organi" volante, trasforma il disprezzato compagno in una donna, e lo insemina artificialmente nella speranza di averne una figlia da far diventare sua amante.
La "moglie", tenuta in uno stato d'istupidimento per mezzo d'una droga, si "risveglia" per caso e, trovatasi contenta della nuova situazione, distrugge la riserva di sperma congelato per obbligare il "marito" a fare con lei il suo dovere coniugale, se davvero ci tiene tanto a perpetuare la razza...
Dopodiché torna volontariamente sotto l'effetto della droga per gustarsi il futuro che l'attende.
L'umoristico titolo originale del racconto (che il traduttore non ha compreso: in inglese "dumb" vuol dire "scemo", "sciocco": l'elefantino di Walt Disney qui non c'entra nulla) potremmo tradurlo così: "E tu chiamami scema!".
Audace per la data in cui fu scritto (1966: non a caso non è stato tradotto in italiano fino al 1980!), è tuttora divertente.