recensione diGiovanni Dall'Orto
Molto dopo mezzanotte [1977]. Traduzione integrale.
Ray Bradbury, scrittore a metà strada tra fantascienza e narrativa mainstream, è uno dei pochi autori fantascientifici ad essere stato noto anche al pubblico esterno al fandom di questo genere letterario (suo è il celeberrimo Fahrenheit 451).
Due dei racconti di quest'antologia, che mescola temi fantascientifici e non, affrontano il tema omosessuale (e nessuno dei due ha tema fantascientifico):
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Vol. 2, pp. 89-103, "Vera saggezza" ("The better part of wisdom", 1976).
Tenerissimo racconto che descrive l'incontro incontro fra un vecchio al termine della vita e il nipote omosessuale e il suo amante.
Un incontro, per il vecchio, foriero di ricordi su una bellissima esperienza omosessuale dell'infanzia.
E veramente questo personaggio riesce ad incarnare la saggezza di chi molto ha vissuto, e molto imparato a rispettare negli altri, anche quando sia diverso da sé.
Splendido.
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Vol. 2, pp. 159-164 (già alle pp. 114-120 della traduzione parziale del 1977), "Molto dopo la mezzanotte" ("Long after midnight", 1971).
È il malinconico e umano racconto del "dopo-suicidio" d'una bellissima ragazza: il giovane poliziotto che ne ha raccolto il cadavere, affascinato dalla sua bellezza, è commosso dalla sua sorte... ma solo finché non scopre che si tratta di un travestito.