recensione diGiovanni Dall'Orto
E pluribus unicorn [1953]. Con il "classico" racconto: "Il sesso opposto"
Antologia di racconti di fantascienza.
Contiene fra gli altri, alle pp. 247-275, il classico "L'altro sesso", ("The sex opposite", in: "Fantastic", fall 1952. Poi in: Theodore Sturgeon, E pluribus unicorn, Abelard-Schuman, New York 1953).
Sturgeon fu uno scrittore straordinariamente "sensibile" e aperto d'idee, per gli anni e gli ambienti in cui visse, ed amò introdurre temi omosessuali nei suoi racconti prima di chiunque altro... ma nel 1952, in piena isteria da "caccia alle streghe" c'era un limite a quel che si poteva scrivere e pubblicare.
Non ha quindi retto molto bene al passare degli anni, questa antologia: i racconti sono troppo legati ai luoghi comuni degli anni in cui furono scritti.
Ciò vale anche per il racconto in questione, che mette in scena una misteriosa razza che vive in mezzo agli umani (e in simbiosi con loro), e pur essendo asessuata è capace di indurre emozione negli esseri umani.
Un membro di questa razza farà innamorare di sé sia un giovane, sia una giovane, per poi spingerli l'uno nella braccia dell'altra.
Nel 1952 l'idea d'introdurre un amore (sia pure involontario) per un alieno asessuato appariva decisamente piccante e audace, ma oggi...
Sturgeon avrebbe comunque fatto pienamente centro sul tema omosessuale nel 1953, con lo splendido racconto "Il mondo ben perduto" (tradotto in italiano nell'antologia Strani compagni di letto). Questo racconto era presente nell'edizione originale della presente antologia, ma è "evaporato" nella traduzione italiana. Chissà perché...