Non sono favorevole alle edizioni pirata, specie poi quando la pirateria colpisce testi che, essendo liberi da diritti d'autore, non era assolutamente necessario "piratare".

Questo libro ripropone infatti come curiosità un'opera di teologia morale dell'anno 1700, cancellando qualsiasi menzione all'autore, che è Luigi Maria (o, latinamente, Ludovico) Sinistrari d'Ameno (1622-1701). Cosa guadagni il lettore da tanto sciocca reticenza non è chiaro.

Il testo in sé è poi solo la ristampa anastatica, anzi la fotocopia, dell'edizione della Bibliothèque des curieux, Paris s.d. [ma 1912], messa insieme mutilandola di tutto il (prezioso) testo latino a fronte e provvedendo a rinumerarne le pagine...

Rimando quindi a quanto già detto parlando dell'edizione qui piratata.

Ciò premesso segnalo, nonostante tutto, questa ristampa, perché rimette sul mercato un testo fuori commercio da poco meno di un secolo. Anche questo è pur sempre un merito, per quanto piccolo...