recensione diGiovanni Dall'Orto
MW - vol. 3 [1978]
Siamo all'epilogo della serie dei tre volumi di MW. Michio, impazzito, dichiara che le crisi epilettiche causate dai postumi del gas gli rivelano che gli resta ormai poco da vivere.
Il motivo per cui cerca il gas non è la giustizia, ma la vendetta: vuole averne un campione da analizzare, per ricreare il gas e liberarne nell'atmosfera tonnellate, per sterminare la razza umana il giorno in cui morrà.
Don Garai è finalmente (era ora!) deciso a mettersi di traverso e di raccontare l'episodio in cui era stato coinvolto anni prima. Ragione per cui, per fermarlo, Michio lo attira (e lo fa fotografare in posizione compromettente) in un club gay, qui descritto in modo piuttosto stereotipato ed esotico (pp. 24-28).
Le foto vengono offerte a un giornale scandalistico, per rovinare la reputazione di Garai. Il giornale le compra. Ma la direttrice non pubblica le foto. Perché? "Oggi ho compiuto un atto di insensata benevolenza", annuncia alla sua donna, mentre torna a casa... (p. 49).
La vicenda assume un ritmo sempre più rapido, causando altri omicidi e coinvolgendo uomini politici, militari (Michio seduce un generale americano - pp. 66-68 - per avere accesso alla basa in cui è tenuto il gas: a Tokio) e imprenditori.
Con una serie d'imprese rocambolesche Michio riuscirà infine ad avere il suo campione del gas, e a partire in aereo con alcuni ostaggi. Fra cui don Garai, a cui continua a fare le coccole...
Durante un trasbordo la polizia riesce a far salire sull'aereo rapito il fratello di Michio, che gli somiglia molto, ed è un celebre attore di teatro in ruoli femminili. I due si azzuffano, e nel mentre don Garai si getta dall'aereo con la sacca del gas. (Commento mio: non so se a un prete si addica l'etica del bushido - il codice dei samurai che prevede il suicidio per salvare l'onore - ma se gli si addice, allora don Garai non poteva accorgersene un paio di albi - e numerosi omicidi - prima?).
Michio viene ucciso, l'areo atterra, la vicenda è conclusa.
O forse no: l'ultima vignetta, agghiacciante, lo mette in dubbio...
Questa è un'ottima opera, ben costruita, con personaggi tutt'altro che monodimensionali (come purtroppo in molti altri manga).
L'autore ci propone personaggi capaci del male assoluto, come pure, al tempo stesso, di abbandono all'amore assoluto. L'essere umano, per lui, è capace di entrambi i comportamenti...
Se amate i fumetti, non sprecherete il vostro tempo e i vostri soldi acquistando questa serie, nonostante non si tratti, in senso stretto, di uno shonen ai / yaoi.