recensione diGiovanni Dall'Orto
Gokuraku cafè (2) [2002]
Secondo e ultimo volume della serie Gokuraku cafè, nove episodi ambientati in una caffetteria giapponese.
S'inizia con un flash-back, grazie al quale torniamo al momento in cui Yuto ha trovato lavoro nella caffetteria. Dopo aver salvato dal suicidio un assistente universitario mollato dalla sua ragazza, era stato ricompensato con un lavoretto in università. Ma presto il salvato s'era innamorato perdutamente di Yuto, al punto da sfiorare un finale tragico, in una scena drammatica nella caffetteria.
Fuggendo dal suo inseguitore, Yuto scopre per caso in cantina le prove del fatto che il suo "capo" altri non è che il creatore dei filmati del porcospino Jacky.
Superata la scena drammatica, Yuto saggiamente si licenzia dall'università e si autoimpone come garzone nel bar dell'occidentale (che ha abbandonato il cinema dopo la morte della moglie, autoaccusandosi di aver trascurato lei morente per il lavoro) nella speranza che gli dia lezioni per imparare il suo mestiere.
Il resto del volume è dedicato a episodi che vedono l'apparizione e le gesta d'un celebre regista americano di cartoni animati, che si scopre essere gay (ovviamente cade ai piedi di Yuto!), e si scopre essere pure figlio del "capo" di Yuto.
E soprattutto vedono le manovre di Yuto, piuttosto ingenue e buffe ma efficaci, per riconciliare i due, che non si parlano da anni.
Alle manovre partecipa anche Esaka, tornato dagli Usa guarito e in forma smagliante... e sempre incapricciato di Yuto.
Lieto fine per tutti i personaggi, ma nessuna scena di sesso. Per questa volta, va decisamente bene così.