recensione diStefano Bolognini
La morte del cigno
Biografia romanzata della tragica fine di Luigi II di Baviera. Il racconto, apparso nel 1937 come Vergittertes Fenster, era stato già tradotto in italiano nel 1962 col diverso titolo: Finestra con le sbarre.
La breve narrazione ha inizio l'8 giugno 1886, quando il sovrano omosessuale viene dichiarato incapace di intendere e volere dallo psichiatra dott. Bernard von Gudden ed è trasferito a Berg, una cittadina sul lago di Stenberg.
Lì, rinchiuso in un castello, il re rivivrà, nella finzione letteraria, alcuni momenti della sua vita, tra i quali l'intima amicizia con Richard Wagner, e ricorderà con malinconia i bei giovani che avuti come amanti nonché la sua celebre bellezza ormai in disfacimento.
Luigi II di Baviera sarà trovato morto, annegato, insieme allo psichiatra che lo aveva in cura, sulle rive del lago Stenberg.
La versione ufficiale parlerà di tragica fatalità.
Klaus Mann ipotizza che il re, disperato, dopo aver ucciso il medico si sia abbandonato alle gelide acque del lago.
[Nota: alcuni ipotizzano che si sia trattato invece di un "delitto di Stato", e che il medico abbia pagato con la vita il fatto d'essere stato un testimone "scomodo"].
Questo romanzo, per l'alta carica emotiva e la sincera partecipazione di Klaus Mann al dramma del sovrano, è estremamente affascinante.