recensione diStefano Bolognini
Metamorfosi della moglie di Lot, La [1843]. Sodoma è bruciata davvero!
Breve dissertazione d'un sacerdote, che si inserisce in un più vasto dibattito accesosi fra XVIII e XIX secolo tra "religiosi" e "razionalisti" sulla spiegazione della "miracolosa" metamorfosi della moglie di Lot, trasformatasi in statua di sale dopo la fuga da Sodoma per aver disobbedito all'ordine divino di non voltarsi a guardare la città in fiamme.
Ovviamente, fin dal titolo, è chiaro che il sacerdote intende confutare i "razionalisti" per riaffermare la visione tradizionale dell'esegesi cattolica.
Il testo, a p. 5, incomincia con la descrizione dei popoli della Pentapoli di cui faceva parte anche Sodoma, che erano:
"a petto (sic) di altri, gente vigorosa, abbondante, appassionata di grandissimo amore per ogni delizia, e si giocondava a disfrenar sua lascivia giusta la massima:
La terra molle, e dilettosa /
Simili a se gli abitator produce (Tass. C. 1. ott. 52.)
fino a giungere a quell'obbrobrio, che dipoi fu rimproverato da Sallustio ai Romani - viros muliebria pati - [cioè: "maschi che subiscono il coito come femmine", NdR]".
Detto questo l'autore passa alle tesi dei razionalisti, che impugnavano totalmente l'interpretazione letterale, e tradizionale, del testo (sostenendo l'assurdità del miracolo della salificazione), e giudicavano crudele la pena inflitta da Dio alla donna.
Oltre a questo, i razionalisti puntavano il dito sulla mancanza assoluta di dati storici certi e inconfutabili, basandosi anche su San Girolamo, che ancora in epoca romana perlustrò la Palestina e non parlò mai dell'eventuale presenza di una statua di sale (che invece è citatissima dai resoconti di viaggio medievali).
L'autore cerca allora di conciliare una ricostruzione storica che regga all'esame razionale, e la mitologia biblica tradizionale.
Rispetto alla "cattiveria divina", Larini dice (p. 11) che anche
"disobbedienze più leggere [del voltarsi indietro, ndr] furono severamente punite, e per la verità sifatte maniere di peccato contengono una manifesta avversione a Dio".
Per quanto concerne la trasformazione in statua, il sacerdote, dopo aver stabilito che nel testo biblico si tratta effettivamente di trasformazione in statua, cerca di racimolare testi a sostegno di questo miracoloso evento.
Ovviamente si tratta di autorità religiose, salvo di un passo non meglio specificato di "Platone" (!), nominato sui due piedi commentatore biblico, a cui si fa dire:
"quasi come la moglie di Lot, la quale pel troppo affetto dei sodomiti, fu convertita in una pietra".
Gli altri autori (tutti apologeti religiosi) sono: Giuseppe ebreo (cioè Flavio Giuseppe), san Clemente I papa "nella lettera ai Corinzi" (XI, 2), sant'Ireneo, san Cirillo d'Alessandria (che sostiene che la donna fu trasformata in una colonna di sale), san Giovanni Crisostomo e Clemente Alessandrino.
Segue un esame delle traduzioni di questo passo della Bibbia, alcune delle quali assai bizzarre come: "laonde divenne la moglie di Lot stupida in sterile suolo".
Larini arruola nel suo esercito anche Strabone e Plinio, solo perché parlano della presenza di quantità massicce di sale sul suolo arabo...
Il problema così "risolto", la spiegazione viene allargata cercando anche di spiegare come mai si fosse trattato di una trasformazione in sale e non in altra sostanza.
Anche se le Scritture tacciono su questo gravissimo dubbio, l'autore trova una spiegazione nel fatto che il peccato della donna avesse avuto come "materia" il sale. Tanto è vero che (p. 17 e ss.)
"la moglie di Lot era della famiglia sodomitica, scortesi quanti altri mai inverso dei pellegrini per negar loro ricovero od ospizio"
e alla cena servita agli angeli fu "verosimilmente" negato loro il sale.
Larini arruola poi un'altra volta Plinio per sostenere un significato simbolico della trasformazione, perché il sale indica "ilarità, e giocondità di costumi", carattere della moglie di Lot.
Altri però - riconosce il buon sacerdote -sostengono che la statua dovesse essere un monito perenne per i posteri [senza accorgersi del fatto che il sale era semmai adatto a un monito durevole... solo fino alla prima pioggia, NdR].
Il Targum gerosolimitano [= Targum Yerushalami] invece sostiene che la donna fosse di
"riprovevole carattere di comparire sfrontata in maniere, e schifiltose non meno nel tratto, che sgraziate".
Comunque il miracolo non è fisicamente impossibile perché esistono, conclude l'autore, casi di mummificazione con pietrificazione reperibili anche nella tradizione medica, fisica e scientifica: Serlingo riferisce che "un fanciullo nel ventre della madre indurò come pietra" e così Atanasio Kircher (che parla di pietrificazione di frutti) o Seneca.
Insomma, è un dato di fatto che la moglie di Lot "all'improvviso senza preventiva disposizione a favor di circostanze... fu convertita in statua di sale", vicenda che rammenta quella mitologica (greca) di Niobe.