recensione diGiovanni Dall'Orto
Cura di sé, La. L'omosessualità nella Grecia antica.
Saggio di storia, séguito de L'uso dei piaceri.
Tesi centrale del libro è che in assenza di una repressione legale della sessualità, nel tardo mondo antico si sia affermato un ideale sempre più rigido di autocontrollo della sessualità, che si esprime nella sempre più sentita necessità di una "cura di sé", appunto.
Questo ideale morale fu presentato come universale e valido per tutti, e non solo per una élite, come era successo fino a quel momento.
Foucault esamina dunque attentamente i trattati sui sogni, i testi di medicina antica e alcuni testi letterari per dimostrare la sua tesi.
Dall'esame conclude che la nuova moralità portò ad esaltare il matrimonio a scàpito di altre forme di amore, fra cui quella rivolta ai ragazzi.
Lo stesso amore per i ragazzi fu del resto investito da tale cambiamento, proponendosi anch'esso, con vesti adeguate ai tempi, come un amore solido e duraturo...
Oltre che alle pp. 26-29 (l'omosessualità nei trattati sui sogni), Foucault dedica all'amore per i ragazzi le pp. 187-230, analizzando a questo scopo il Sull'amore di Plutarco (pp. 193-209), Gli amori di Luciano apocrifo (210-225) e il romanzo d'amore antico (Achille Tazio, pp. 226-230).
È però incomprensibile che egli, dopo averlo giustamente definito "importante", scarti con futili pretesti Massimo di Tiro, relegandolo a una noterella a p. 191. Probabilmente perché non ne esisteva una traduzione francese della sua opera, a differenza che per gli altri testi citati... (Questo di citare solo testi disponibili in francese è un limite non solo di questo autore, ma anche di parecchia produzione accademica francese -- e sciovinista).
Come in tutte le opere di Foucault, anche qui si nota una tendenza alla prolissità e alla ripetizione di cose già dette.
Per una discussione, e anche critica, della tesi qui esposte vedi David Halperin, oltre a Mary Lefkowitz, Sex and civilisation, "Partisan review", LII 4 (1985), pp. 460-466, e Mario Vegetti, Foucault e gli antichi, in: AA. VV., Effetto Foucault, Feltrinelli, Milano 1986, pp. 39-46.