recensione diGiovanni Dall'Orto
Cupo d'amore [1978]. L'omosessualità nell'opera di Pasolini
La prima organica raccolta d'interventi sui vari aspetti assunti dall'omosessualità nell'opera e nella vita di Pierpaolo Pasolini: dal teatro ai romanzi, fino a un mio intervento polemico "contro Pasolini".
Particolarmente attento alle trasfigurazioni estetiche e linguistiche di cui Pasolini rivestì il suo particolarissimo discorso sull'amore e la sessualità omosessuale.
Ecco l'indice del volume:
- Stefano Casi, Esempi di rappresentazione della consapevolezza omosessuale, pp. 9-26, un saggio sfumato di critica letteraria e cinematografica;
- Dario Trento, Metamorfosi dei ragazzi pasoliniani, pp. 27-48, sulla figura e l'immagine degli adolescenti nell'opera pasoliniana;
- "Un fatto privato": Appunti di una conversazione con Nico Naldini, pp. 49-54, una testimonianza in prima persona del cugino e amico e biografo, anch'egli omosessuale, che fra le altre cose afferma: "Pasolini non accettava la sua omosessualità come fatto individuale. Non l'accettava, intanto, come fatto. Ma dovendolo subire, lo considerava un fatto non individuale. Infatti per molto tempo (...) ha pensato che c'era una ragione psico-fisiologica della sua omosessualità" (p. 49);
- Sandro Avanzo, Il teatro di Pasolini, pp. 55-59, un'analisi breve ma dotta e completa;
- Fabrizio Cigni, "...Né timor di me ti prenda...", pp. 60-67, ghirigori verbali sul rapporto fra Pasolini e Maria Callas;
- Giovanni Dall'Orto, Contro Pasolini, pp. 68-87, contestazione dell'immagine di Pasolini come "santo gay" o addirittura "militante gay" se non addirittura "martire gay", quale egli fu dipinto dopo la morte, e quale egli non fu mai, avendo dell'omosessualità una concezione alquanto singolare, frammista di maschilismo e sadomasochismo.
Corposa la bibliografia, alle pp. 88-91.
Questo libro fu riedito, in edizione rivista e accresciuta, come: Stefano Casi (a cura di), Desiderio di Pasolini, Sonda, Torino 1990.