recensione diVincenzo Patanè
Gli occhiali d'oro
Tratto dall'elegante romanzo di Giorgio Bassani, il film ne rispetta sicuramente la trama, incentrata sul delicato ed umano rapporto che nasce tra il dottor Fadigati e Davide.
I due imparano a stimarsi perché vittime di prevaricazioni, sia pur differenti, ed accomunati da un'analoga solitudine. Davide vive con lungimirante preoccupazione e con coraggio - quel coraggio che non ha invece Nora, che tradisce lui e la sua religione per garantirsi un futuro migliore - i fermenti antisemiti che costringono la famiglia ed i suoi amici, come il prof. Perugia, a subire ogni giorno di più umilianti costrizioni.
Il dottor Fadigati (ai cui eleganti occhiali d'oro si riferisce il titolo) paga invece lo scotto di una passione travolgente per il bellissimo e spregiudicato Eraldo. Per il giovane boxeur, Fadigati - colto, raffinato e gentile con tutti - esce allo scoperto, decidendo di abbandonare quel riserbo e quella discrezione in cui aveva affogato la propria omosessualità e brucia tutta la sua fama di rispettabile ed affermato professionista.
Ma, pur rispettando le premesse del romanzo, il film ne tradisce la profondità, con una ricostruzione in cui musica e fotografia danno un tono di già visto e patinaceo, e soprattutto attraverso una sceneggiatura fatta di dialoghi scontati (e spesso decisamente troppo moderni per l'epoca) che non mettono sufficientemente a fuoco i personaggi e in cui si perdono le impalpabili sfumature del testo, fatto di pause, di significativi silenzi, di sottili sottintesi.
La stessa omosessualità - la cui centralità rende comunque il film degno di nota - ha nell'economia del film un ruolo senz'altro limitato, solo ed esclusivamente in funzione dell'emarginazione di Fadigati. E d'altra parte il rapporto con Eraldo è visto solo esternamente, in improbabili gite in barca davanti agli occhi di tutti o in picnic in cui non si va oltre il reciproco sfiorarsi.
Il sesso è del tutto escluso e si limita alla visione del bel corpo nudo di Eraldo, mentre si dà risalto alle scene d'amore tra Davide e Nora. Eccellente la prova di Philippe Noiret.