In questo breve saggio sul suicidio e la sua prevenzione, dal punto di vista delle persone che lavorano nel "sociale", appare alle pp. 67-68 una breve disamina della realtà delle persone omosessuali (specie adolescenti) come particolarmente "a rischio" di suicidio.

Alle pp. 101-111, inoltre, appare un'intervista a Giovanni Minerba, relativa all'esperienza da lui vissuta come compagno (per undici anni) di Ottavio Mai.

Mai, fondatore del "Festival del cinema gay" di Torino, malato di Aids, scelse di uccidersi per evitare tutto il calvario dei malati terminali di Aids.

Le pp. 106-111 pubblicano infine un racconto di Ottavio Mai, "L'albero suicida".