recensione diGiovanni Dall'Orto
Fabbricone, Il [1961]. I segreti di Milano - 5
Romanzo dolce e potente che descrive la piccola epica della piccola gente: passioni politiche, speranze, amori.
È il testo conclusivo del ciclo "I segreti di Milano".
Cosa può fare una donna operaia quando scopre che il figlio di diciassette anni, per sfuggire alla miseria, si prostituisce a "quelli là"?
Attorno a lei gli altri si agitano per i loro soliti motivi (lavoro, politica, comunismo e cattolicesimo...): solo lei lo cerca, lo richiama, perché non vada "perso".
A dire il vero questa vicenda è solo un dettaglio che s'intreccia ad altre vicende, in un storia corale in cui i protagonisti sono altri, e ovviamente gli amori protagonisti sono - al solito - quelli eterosessuali; ma è pur sempre un dettaglio che rimane impresso per il modo assolutamente magistrale in cui è trattato.
E la scena della madre che va a cercare il figlio al parco in cui si prostituisce (pp. 208-214, cap. 72), in pieno battuage fra travestiti e marchette diffidenti, ma alla fine anche impietositi, è semplicemente epica.
Nota: un saggio sulle opere a tema omosessuale di Giovanni Testori appare alle pp. 297-320 de L'eroe negato di Francesco Gnerre.