recensione diGiovanni Dall'Orto
Storia di Nino. Riedizione de ''L'innocenza'' [1970]
Riedizione de L'innocenza (vedi), con l'aggiunta di quattro novelle inedite, giusto per rimpolpare un po' un libro che anche così rimane alquanto smilzo.
Anche i racconti sono ambientati nei turpi angiporti del disgustoso vizio di Sodoma, fra marchette, tossicodipendenti che ammazzano l'uomo che li ospita in casa, tanta paura di tutto e tutti, tantissimo odio di sé:
"Conoscevo bene il ghetto di Sodoma, e lì avevo conosciuto la bruttezza del mondo, lì la perfidia degli uomini. (...) Odio Sodoma, la sua finzione, la sua bestialità contratta di falsa amicizia. Il suo tentativo pagato a caro prezzo di restare eternamente giovane" (p. 124).
"Così avendo tradito la donna, io venivo punito e mi punivo (...) e le creature della falsità e della finzione hanno rovinato ogni mia possibile capacità di credere che la vita sia diversa da un continuato inferno di paure" (p. 129-130).
Credo che pochi scrittori italiani si siano permessi un'omofobia tanto franca e virulenta quanto Bellezza, sempre pronto ad accusare della propria infelicità non il suo masochismo, o la sua educazione, o la sua ipocrisia, bensì il mondo omosessuale in quanto tale...
Nota: un saggio sulle opere a tema omosessuale di Dario Bellezza (1944-1996) appare ne L'eroe negato di Francesco Gnerre, alle pp. 369-381.
Una serie di diligenti "temini" critici sui libri di Bellezza è inoltre alle pp. 155-164 di Ernesto e gli altri, di Claudio Gargano.