recensione diGiovanni Dall'Orto
Fulmini [1984]. Racconti "camp" e deliranti.
In questi racconti "fulminanti" di Barbara Alberti prorompe il gusto per il melodrammatico, per il gesto eccessivo, per la vita come teatro camp.
Le vicende pullulano di sodomiti scicchissimi, di incestuose mamme lesbiche, di signorini ahimè perduti nei gorghi d'un piacere proibitissimo...
Tra un delirio "fulminato" e l'altro l'autrice si permette anche di sfottere il "generone" intellettuale (di cui lei stessa fa parte: teatro nel teatro!), anche per il suo atteggiamento ipocrita verso l'omosessualità:
"b: Perché in questi racconti parli sempre di omosessuali?
B: Perché fa parte di una mia intensa ricerca di questi anni -- tento... oltre le porte dell'esperienza.
b: Sei omosessuale?
B: Mi rifiuto assolutamente sarebbe una riduzione gigantesca questa non posso accettarla è veramente una mortificazione non sono né omosessuale né eterosessuale sono tutte e due tutte e tre tutte e dieci non sono soltanto due sai le definizioni...
b: Tu scrivi sotto effetto di droga?" (p. 19).
Un classico del camp.