recensione diGiovanni Dall'Orto
Nipote di Beethoven, Il. L'amore sconosciuto del grande musicista
Descrizione romanzata dell'esclusivo amore di Ludwig van Beethoven per suo nipote Karl van Beethoven, compilata da uno studioso di storia della musica, Luigi Magnani (1906-1984), in base agli scritti che il grande compositore ha lasciato.
Queste lettere e questi biglietti d'istruzioni (scritti per ovviare alle difficoltà di comunicazione dell'anziano compositore, ormai sordo) sono documenti poco noti, e rivelano un uomo ossessivamente attaccato al (e addirittura geloso del) ragazzo, che per parte sua è presentato qui come uno scapestrato donnaiolo che ha capito la situazione, e ne approfitta per far la bella vita.
Benché si tratti solo di fiction (e probabilmente proprio per questo), questo romanzo è il solo testo che in Italia abbia preso per le corna la questione dell'omosessualità di Beethoven. Il tema suscita infatti le reazioni furibonde di milioni di fans, troppo abituati a considerare la musica come regno dell'astrazione eterea, lontana dalle basse materialità della realtà e dalle sue miserie umane... Un saggio già in Rete sullo stesso tema intitolato (in base alla sconcertante firma d'una lettera di Ludwig a Karl) "il bottone della tua patta", è stato tolto, mi ha spiegato il suo autore, per l'incessante fiume di proteste e insulti che gli causava...
Ciò premesso, nessuno si aspetti da questo discreto romanzo la torbida vicenda d'un amore incestuoso impepata da scene di torrido sesso. Vi si trova solo il rapporto fra uno zio brontolone e il nipote scapestrato, nella cui frequentazione, e solo sullo sfondo, s'intravede l'attaccamento e la gelosia dell'anziano musicista.
Incastonate nel testo appaiono citazioni dalle lettere di Beethoven, ma nulla di compromettente. Si rassicurino insomma gli amanti del grande compositore: l'onore è salvo.
Ovviamente in tutta la vicenda è sempre presente - sullo sfondo, o in primo piano - la musica di Beethoven, e il racconto dei suoi rapporti con la famiglia, negli ultimi anni di vita.
Dal presente testo è stato tratto lo spettacolo teatrale Quaderni di conversazione di Glauco Mauri, del 1975.
Esiste anche un film ispirato a questo libro, Il nipote di Beethoven, di Paul Morrissey [1985], in cui l'aspetto omosessuale è tenuto prudentemente in sottofondo, ma non è assente.