recensione diGiovanni Dall'Orto
Così dolce, così felice
Le peripezie d'un personaggio dal nome simbolico di Roman, in un mondo in cui non trova né dolcezza né felicità, nemmeno fra le braccia dei ragazzetti suoi occasionali amanti.
Palesemente edito in proprio, decisamente noioso, questo libro ha la pretesa d'essere il Grande Romanzo Simbolico, ma per riuscirci dovrebbe prima riuscire ad essere simbolico e ancor più riuscire ad essere un romanzo... Quanto ad essere grande, qui il tentativo di toccare le corde del camp riesce solo a toccare gli abissi del kitsch.
Se non lo leggete, la vostra vita non ci avrà comunque perso nulla...