recensione diGiovanni Dall'Orto
Adone
A più riprese in questo romanzo appaiono rozze allusioni all'omosessualità, e perfino a qualche stereotipato avvenimento gay.
Vedi le pp. 122-125 (presentazione grottesca di militanti gay: "Adone li esortò a non ridere, perché l'aula era tappezzata di manifesti del F.U.O.R.I., cioè del grande movimento che tentava di creare una società omosessuale, [sic] come se il senso dell'omosessualità, almeno in questa cultura, non fosse principalmente quello di essere un atto profondamente antisociale", p. 122), 163-164, 190-191, 252, 286-87, 345-353 (rapporto omosessuale del protagonista: nel ruolo attivo, naturalmente!).
Puah.